Tumulo monumentale del Diavolino 2

Coordinate: 42.87572 N, 10.99404 E
Vetulonia
La via dei Sepolcri

La tomba del Diavolino 2, nota anche come la tomba del Pozzo dell'Abate, è considerata uno dei sepolcri più importanti della geografia funeraria etrusca. Insieme alla tomba della Pietrera è il monumento funebre più grandioso di Vetulonia.
Il cumulo di terra è limitato da un triplice filare di pietre squadrate di sassoforte, un tamburo che forma un circolo attorno alla tomba. Il dromòs è lungo e stretto: a cielo aperto il primo tratto, una porta ad architrave chiudeva l'accesso al corridoio coperto.
La camera sepolcrale è quadrangolare ed anche qui i manovali etruschi utilizzarono la tecnica dei pennacchi angolari per raccordare la pianta quadrangolare della camera mortuaria alla volta della falsa cupola.
Il pilastro che sorreggeva la volta è stato ricostruito intorno al 1980 con materiale plastico.
Da notare che Luigi Milani, soprintendente alla antichità della Toscana, ostinato avversario di Isidoro Falchi, mentre gli scavi erano in corso ebbe il coraggio sfrontato di smontare la tomba analoga detta del Diavolino 1 e di ricostruirla, pezzo dopo pezzo, nei giardini del museo Archeologico di Firenze.

Documentazione fotografica

diavolino 2
Area Archeologica di Vetulonia. Tumulo monumentale del Diavolino 2 [2]
diavolino 2
Area Archeologica di Vetulonia. Tumulo monumentale del Diavolino 2, dromòs [3]
diavolino 2
Area Archeologica di Vetulonia. Tumulo monumentale del Diavolino 2, il cumulo di terra [4]
diavolino 2
Area Archeologica di Vetulonia. Tumulo monumentale del Diavolino 2, vista del dromòs dall'interno [5]
diavolino 2
Area Archeologica di Vetulonia. Tumulo monumentale del Diavolino 2, vista aerea [6]

Fonti

Testi tratti su concessione dal libro: Musei di Maremma - Il Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia, Andrea Semplici, Edizioni Effigi, 2015; La Maremma dei Musei, Andrea Semplici, Edizioni Effigi, 2012.

Fotografie su concessione di Opaxir

Copyright

Il testo di questa scheda è coperto da Copyright e ne è quindi vietata la copia, la riproduzione anche parziale o l'utilizzo con qualsiasi mezzo.
Tutte le immagini, se non diversamente indicato, sono di proprietà dell'autore e coperte da copyright.