Percorrendo la S.R.74 in direzione di Manciano, a circa un chilometro da Pitigliano, si trova il Santuario della Madonna delle Grazie, edificato nel punto dove l’altopiano digrada nella sottostante valle del torrente Meleta.
Da qui si può godere un’eccezionale e quasi irreale vista panoramica dell’abitato di Pitigliano, scaglionato sulla rupe tufacea; le case si innalzano direttamente sullo strapiombo, quasi a voler sfidare la legge di gravità, e si stagliano nel cielo, assumendo tonalità rossastre e dorate negli straordinari tramonti. Ancora più suggestiva è la vista notturna, quando i contorni dell’abitato illuminato risaltano netti sullo sfondo nero della notte; pare di calarsi in un mondo fiabesco e magico e sembra di non poter credere che un luogo così esista veramente.
La visione di questo fantastico eppure reale “presepe” è tanto più sorprendente, quanto inaspettata per chi arriva dalla parte di Manciano lungo la strada che si snoda sull’altipiano e affronta ignaro la curva della Madonna delle Grazie.
Simile a molte altre sorte nei dintorni di Pitigliano (la Cappella del Gradone, di S. Lorenzo, di Pian di Morrano, di S. Maria Maddalena e della Madonna del Fiore), la cappella dedicata al culto della Vergine fu costruita nel XV secolo e ai primi del ‘500 in essa si insediarono i frati francescani, che aderirono al ramo dei Conventuali.
A seguito della disastrosa epidemia, che colpì Pitigliano nel 1580, la Comunità e il popolo, a ricordo e ringraziamento del cessato contagio, fecero voto alla Madonna delle Grazie di effettuare ogni anno una processione, che si effettua ancora ininterrottamente da oltre quattro secoli.
Il convento francescano della Madonna delle Grazie fu soppresso nel 1783 in seguito alle riforme di Pietro Leopoldo di Lorena Granduca di Toscana.
Nella chiesa, restaurata nel 1962, si presentano all’entrata snelle colonne, che sorreggono la cantoria, e varie tele alle pareti nelle cornici a stucco degli antichi altari; in particolare nella parete sinistra si segnala il quadro della “Madonna Assunta e Santi”, che presenta al centro la veduta di una cittadina (forse Pitigliano) e gli stemmi dei Medici e della Comunità.
Nel punto in cui l’unica navata si restringe, due recenti pitture laterali raffigurano la processione al Santuario con l’immagine della Madonna durante la terribile pestilenza e l’apparizione della Vergine agli appestati all’interno del palazzo Orsini.
L’antico affresco della venerata Immagine della Madonna col Bambino si trova centralmente sopra l’altare maggiore, interessante esempio di altare barocco con colonne a finti marmi e stucchi, recentemente restaurato.
Testi e immagini tratti dal libro "Pitigliano - Alla scoperta della città e del suo territorio", Angelo Biondi e Franco Dominici, Edizioni Effigi, Arcidosso, 2013.
Fotografie di Andrea Mearelli.
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