Pian dei Conati

Coordinate: 42.644183 N, 11.654409 E
Tra Sovana e Pitigliano
Pian dei Conati

Nella foto una coppella con solco di uso rituale.

Il sito di Pian dei Conati si trova a mezza via tra Sovana e Pitigliano, nei pressi del podere dell'Annunziata. Lo si raggiunge da Sovana percorrendo la via cava del Pozzone o da Pitigliano seguendo la vecchia strada bianca per Sovana.
L'area di Pian dei Conati fu frequentata e "lavorata" fin dalla remota epoca dei primi insediamenti umani nella valle del Fiora. La rarità e l'unicità delle tante lavorazioni rupestri, fanno di Pian dei Conati un eccezionale parco archeologico e naturalistico, che meriterebbe adeguati interventi di tutela e conservazione.
Nel punto in cui si trovano le prime lavorazioni umane si presenta un panorama aperto a 360 gradi. Tra le principali alture del versante settentrionale della valle del Fiora si vedono: Monticchio (San Martino sul Fiora), la Rupe di Cellena, il Monte Labbro, il monte Amiata, il monte Rosso (Sovana), l'Elmo.
Sul terreno sono scolpiti numerosi solchi (car ruts) in strette file ravvicinate, altri si allungano isolati. I solchi sembrano dirigersi verso il maestoso orizzonte montano e verso le montagne che anticamente erano reputate luoghi sacri e dimora degli dei.
Se si segue il percorso dei solchi tracciati in terra, si giunge in un avvallamento dove nella roccia fu scavato un ampio fossato di raccolta delle acque. Il fosso attraversa tutta l'area e confluisce presso un piccolo bacino, un laghetto. Se ne deduce che, forse, i solchi furono tracciati secondo un progetto di regimentazione delle acque. Non è comunque da escludere anche una funzione sacra e rituale, ovvero un antico culto delle acque che ha lasciato numerose e diversificate tracce nella zona. Solchi simili a questi sono diffusi in tutto il Mediterraneo (Sicilia, Sardegna, Francia, Malta....) e sono generalmente considerati manufatti molto antichi (2° - 3° millenio a.C.).
A Pian dei Conati si trovano solchi in più punti, secondo quello che sembra essere stato un complesso progetto di intervento sul territorio, realizzato a raggio molto ampio. Infatti, il percorso dei solchi è singolarmente lungo, lo si può seguire fino a Sovana.
Una tipologia di lavorazioni rupestri, sulle quali permangono molti dubbi quanto alla loro originaria funzione, è quella delle cosidette "coppelle", ovvero piccole vasche rotonde, di varie misure, scolpite sul suolo di tufo. A Pian dei Conati si trovano coppelle di forme spesso diverse, scolpite su alcune rocce e anche in terra. In un sito, in particolare, si trova una coppella di grandi dimensioni (30 cm di larghezza) con un canaletto (15 cm circa di lughezza) che fuoriesce verso i solchi tracciati sul suolo; il prato erboso appare ondulato, poiché copre i sottostanti solchi.
Sono anche rimarchevoli alcune grandi vasche artificiali, di ignota funzione, probabilmente anche queste in relazione al tracciato dei solchi. Il tipo di lavorazione rimanda ad un'atà molto antica, probabilmente preistorica.

Documentazione fotografica

pian dei conati
Pian dei Conati, ingresso di una via cava dove confluiscono diversi "solchi di carro".[2]
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Pian dei Conati, i solchi tracciati sul suolo roccioso. [3]
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Pian dei Conati, diversi solchi convergono verso una via cava situata più in basso. [4]

Link consigliati

TAGES - Pian dei Conati

Fonti

Testi e immagini tratti su concessione dal libro "Dalla Preistoria agli Etruschi - Formazione e storia dell'Italia antica", Alberto Conti e Giovanni Feo, Edizioni Effigi, Arcidosso, 2016 e dal libro "Le Vie Cave Etrusche - I ciclopici percorsi sacri di Sovana, Sorano e Pitigliano", Giovanni Feo, Laurum Editrice, Pitigliano, quinta edizione 2016.

Fotografie di TAGES [1] e di Maurizio Di Giovancarlo [2.3.4].

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