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Museo Archeologico della Civiltà Etrusca - Pitigliano

Coordinate: 42.634838 N, 11.668387 E
Pitigliano
Piazza Fortezza Orsini 59/c

Le diverse vicende storiche dei due centri etruschi di Pitigliano e di Poggio Buco sono esemplificate nel Museo Archeologico comunale, situato nei locali della fortezza Orsini.
Il Museo, aperto al pubblico nel 1995 grazie alla donazione da parte della proprietaria, signora Adele Vaselli, di più di mille reperti archeologici di età etrusca provenienti dalla necropoli di Poggio Buco, prosegue una tradizione ben radicata nella storia del paese se si considera che già nel 1864 Pitigliano inaugurava un proprio Antiquarium con annessa Biblioteca.
Nel breve spazio di cinque anni, le nuove scoperte, la possibilità di esporre una selezione delle ceramiche di età etrusca rinvenute nel territorio di Pitigliano conservate a Firenze presso la Soprintendenza Archeologica della Toscana, e il lavoro di restauro dei materiali di Poggio Buco, hanno consentito di rinnovare completamente il contenuto del museo. Il nuovo percorso espositivo inaugurato nel Gennaio del 2000, completamente aggiornato anche nei pannelli didattici, è diviso in due sezioni. La prima comprende i materiali della necropoli di Poggio Buco della collezione A. Vaselli, la seconda i reperti provenienti da Pitigliano; lungo tutto il percorso espositivo è visibile il magazzino-laboratorio con le ceramiche in corso di restauro.
Tra i materiali del centro etrusco di Poggio Buco, avamposto vulcente sulla direttrice del fiume Fiora, si segnalano le ceramiche di bucchero dello stile cosiddetto “pesante” e la produzione etrusco-corinzia figurata. Tra la produzione in bucchero, un’attenzione particolare deve essere riservata ai vasi legati al simposio, quali i grandi crateri (vasi per miscelare il vino) e le hydriai (anfore per l’acqua) che imitano i vasi di bronzo, con decorazione di testine e figure umane a rilievo.
Tra la produzione etrusco-corinzia si segnala un’anfora con un fregio figurato inciso e dipinto con animali fantastici e un cacciatore di grande vivacità e freschezza; un’insolita figura umana, con maschera sul volto e in atto di danzare, è stata invece scoperta su un’olla d’impasto databile alla fine del VII sec. a.C.

Del tutto diversa appare la ceramica proveniente dalle necropoli di Pitigliano, più legata alla produzione dei centri gravitanti intorno all’area del lago di Bolsena e a quella dei centri falisci del distretto tiberino. A Pitigliano predomina la ceramica d’impasto con decorazione incisa e graffita o dipinta in bianco su fondo rosso. Tra i reperti più antichi si segnalano il vaso biconico dipinto con motivi geometrici della seconda metà dell’VIII sec. a.C., usato come contenitore per le ceneri del defunto, i vasi con alto collo e i kantharoi con anse intrecciate del VII sec. a.C.

Documentazione fotografica

vaso in bucchero
Vaso in bucchero pesante di Poggio Buco [2]
vaso etrusco
Vaso d'impasto di Pitigliano [3]
Olla
Olla d'impasto con personaggio graffito [4]

Fonti

Testi e immagini tratti dal libro "Pitigliano - Alla scoperta della città e del suo territorio", Angelo Biondi e Franco Dominici, Edizioni Effigi, Arcidosso, 2013.

Fotografie di Andrea Mearelli.

Le immagini si riferiscono a beni culturali conservati presso la rete museale Musei di Maremma e sono qui pubblicate su concessione del Ministero per i beni e le attività culturali - Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo.

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